martedì 31 gennaio 2017

PILLOLA D'ORO (23-28/01/2017)


RUBENS, "SUSANNA E I VECCHIONI", 1608, ROMA, GALLERIA BORGHESE. 

"É difficile voltarsi e guardare la realtà, meglio immergere gli occhi in un sogno"
Nicoletta Manconi - 5F

Lucas Cranach il Vecchio, "Lucrezia", 1538, Staatsgalerie della Residenza Nuova, Bamberga. (CLASSI QUINTE)

su TWITTER
hashtag da usare per identificare l'oggetto delNillola": #Cranach #femminicidio #P_Arte

« Alla vista dei congiunti, scoppia a piangere. Il marito allora le chiede: "Tutto bene?" Lei gli risponde: "Come fa ad andare tutto bene a una donna che ha perduto l'onore? Nel tuo letto, Collatino, ci son le tracce di un altro uomo: solo il mio corpo è stato violato, il mio cuore è puro e te lo proverò con la mia morte. Ma giuratemi che l'adultero non rimarrà impunito. Si tratta di Sesto Tarquinio: è lui che ieri notte è venuto qui e, restituendo ostilità in cambio di ospitalità, armato e con la forza ha abusato di me. Se siete uomini veri, fate sì che quel rapporto non sia fatale solo a me ma anche a lui." Uno dopo l'altro giurano tutti. Cercano quindi di consolarla con questi argomenti: in primo luogo la colpa ricadeva solo sull'autore di quell'azione abominevole e non su di lei che ne era stata la vittima; poi non è il corpo che pecca ma la mente e quindi, se manca l'intenzione, non si può parlare di colpa. Ma lei replica: "Sta a voi stabilire quel che si merita. Quanto a me, anche se mi assolvo dalla colpa, non significa che non avrò una punizione. E da oggi in poi, più nessuna donna, dopo l'esempio di Lucrezia, vivrà nel disonore!" Afferrato il coltello che teneva nascosto sotto la veste, se lo piantò nel cuore e, piegandosi sulla ferita, cadde a terra esanime tra le urla del marito e del padre. »
(Tito LivioAb Urbe condita librilib. I, capoverso 58)

5D
1) "Tu, oh Morte, unico rifugio dalla brutalità (dis)umana" Simona Albasini 
2)
3)"La violenza genera solo violenza" Pierantonia Congiu 
4) "Ti sei preso il mio corpo, ora avrai la mia vita!" Greta Cugusi
5)"Piansi anch'io la prima volta, stretta a un angolo e sconfitta, lui faceva e non capiva, perché stavo ferma e zitta"  Luca Ladu
6)
7) "Distrutta, morì. Fiduciosa in una promessa che ancor oggi non è rispettata." Alessandro Liori 
8) " Violata la dignità di donna ... che la storia non sprofondi nel silenzio, ma risvegli coscienza, civiltà e giustizia!" 
     "Privata della sua dignità, prigioniera della sua innocenza ... rassegnata sceglie il sacrificio." Michela Lunesu
9)
10) " Rivendica il possesso del tuo corpo: chiudi le stanze della tua mente a chi entrò con la forza." Simona Medde
11)
12)
13)"Sei tu uomo che mi uccidi due volte. Con la violenza armi la mia mano" Gianfranco Moledda
14)
15)  " Insopportabile: la vita si inchina all'onore violato. Eppur, sarà vano." Rita Porqueddu
16)  " Il suo 'no' ignorato alimenta le fiamme della denuncia più potente di ogni violenza." Enrica Puddu
17)  " Lucrezia, fugge follia e dolore, affidandosi all'eco di una morte esemplare." Cecilia Sanna
18)" Esanime vittima dall'anima e corpo trafitti, svela l'arma fatale che la renderà di nuovo degna." Ileana Sulas


5F
1)
2)
3)
13)"pesa nell'anima il corpo pallido della morte" Manconi
...

Lucas Cranach il Vecchio, "Lucrezia", 1538, Staatsgalerie della Residenza Nuova, Bamberga. (CLASSI QUARTE)

su TWITTER
hashtag da usare per identificare l'oggetto della "pillola": #Cranach #femminicidio #P_Arte

« Alla vista dei congiunti, scoppia a piangere. Il marito allora le chiede: "Tutto bene?" Lei gli  risponde: "Come fa ad andare tutto bene a una donna che ha perduto l'onore? Nel tuo letto, Collatino, ci son le tracce di un altro uomo: solo il mio corpo è stato violato, il mio cuore è puro e te lo proverò con la mia morte. Ma giuratemi che l'adultero non rimarrà impunito. Si tratta di Sesto Tarquinio: è lui che ieri notte è venuto qui e, restituendo ostilità in cambio di ospitalità, armato e con la forza ha abusato di me. Se siete uomini veri, fate sì che quel rapporto non sia fatale solo a me ma anche a lui." Uno dopo l'altro giurano tutti. Cercano quindi di consolarla con questi argomenti: in primo luogo la colpa ricadeva solo sull'autore di quell'azione abominevole e non su di lei che ne era stata la vittima; poi non è il corpo che pecca ma la mente e quindi, se manca l'intenzione, non si può parlare di colpa. Ma lei replica: "Sta a voi stabilire quel che si merita. Quanto a me, anche se mi assolvo dalla colpa, non significa che non avrò una punizione. E da oggi in poi, più nessuna donna, dopo l'esempio di Lucrezia, vivrà nel disonore!" Afferrato il coltello che teneva nascosto sotto la veste, se lo piantò nel cuore e, piegandosi sulla ferita, cadde a terra esanime tra le urla del marito e del padre. »
(Tito LivioAb Urbe condita librilib. I, capoverso 58)

4C
1) "Il disonore è lavato via con il sangue" Bande
2) "Un tragico bicchiere le cade sopra sporcandole la pelle." Campus
3)
7)"Sacrifica se stessa ma immola la purezza" Frau
8) "Piangete tardi ormai, oh uomini, il disonore l'ha brutalmente uccisa." (Mereu)
6)"La lama trafigge il ricordo" Guiso 
12) "Nessuna parola,è più forte della fedeltà a se stessi,nell'incongruenza della colpa". Pelliccioni
...


4D
1)"E con quel pugnale recise anche l'ultimo brandello di purezza intatto" Bassano
2)
3) "Quale grande male ho commesso, svestita di rispetto?" (Farina)
4)"Coperta di vergogna si spogliava della vita." (Farris)
5) "Come un chiodo, lei ti fissa alla parete pungendoti con il suo tormento." Floris
8)"Nel suo volto, una maschera copre il dolore, l' inespressività racconta la morte del suo pudore" Manca
9) "Gelido e vano abbraccio di urla nere" (Mele)

10) "Per l'onore intaccato, l'unica soluzione è questa." Moncelsi
11)"E solo nel buio della morte mi sembra di vedere la luce della dignità" (Mula)
12) "I
13) «Ormai destinata a morire, di chi mai devo aver paura?» (Pinna)
15) "L'unica colpa che ho è quella di essere donna." Pittalis
17) "Così parló, e nel mezzo di tali parole le ancelle la vedono gettarsi sulla spada." Virgilio, Eneide. (Selis) 
18) "Ferita più dalle parole al curaro che dalla lama d'acciaio" (Urru)


4E
1)
2)
3)"Tanta fu la vergogna e il dolore che preferì lasciarsi andare al sonno eterno per trovare finalmente la pace ".Congiargiu
4)
5)
6)
7)"Fredda come la lama, spoglia di ogni ostacolo" F. Fronteddu
8)
9)
10)"Con la forza dei deboli, invano fu violata la purezza del cuore" G.Manca
11)
12) '' Porgo l'orecchio, cercando consolazione in quelle urla strazianti, ove troverò la pace.'' Mereu
13)
14)
15) "Il dolore ha trafitto i suoi occhi come il pugnale ha trafitto il suo petto". Serra
16)
17)
18)"Cuore fedele/ freddo pugnale: incontro fatale. Impallidisce la bellezza innocentemente colpevole" Todde

lunedì 23 gennaio 2017

(A) - E. MUNCH, "PUBERTA'", 183, OSLO, MUNCH-MUSEET. (B) RUBENS, "SUSANNA E I VECCHIONI", 1608, ROMA, GALLERIA BORGHESE. (CLASSI QUINTE)

(A)
su TWITTER
hashtag da usare per identificare l'oggetto della "pillola": # Munch #P_Arte

5D
1A)"Inerme e silenziosa dico Addio alla dolce Innocenza, come una Nemica mi attende la Vita futura" Simona Albasini 
2A)"Crescevano le sue forme nutrite dall'ombra deforme" Gianluigi Canu
3A)
4A)"Protegge il suo giovane ventre mentre il tetro futuro si impossessa già di lei." Cugusi
5A)
6A)" Ciò che ormai è concluso, mai é iniziato e ormai morirà "Antonio Ledda
7A) "L'ombra delle paure del futuro incombe sulla nuova donna" Alessandro Liori
8A "Nei suoi occhi un misto di paura e di speranza per il suo destino di donna ancora nell'ombra." Michela Lunesu
9A)
10A)"Come onde su scogli questi anni sul corpo: non puoi fermare i tuoi pensieri in tempesta" Simona Medde
11A)
12A) "Disturbante è quella presenza alle mie spalle, disturbata la mia mente che la crea." Minzoni
13A)" La vita alla quale non è ancora pronta la lascia bambina e la ritrova donna" Gianfranco Moledda
14A)
15A) "Timida, copre la fonte dell'abbondanza che verrà." Rita Porqueddu
16A)"Inerme sente l'età modellarle essere e corpo, su di lei, nero, incombe il futuro." Puddu
17A) "La Vita, anche appena fiorisce, può scoprirci spoglie, sconfitte e ombre di noi stesse" Cecilia Sanna
18A)"Soppraggiunge silenziosa un'ombra su di lei che,trepidante,rimpiange il futuro che aveva in passato" Ileana Sulas



5F
1A)
2A)
3A)"È inutile che fai così, il tuo sguardo il tempo non fermerà" Maria Bollas
7A) "L'ombra della sua grande anima racchiusa nel corpo minuto" Marilena Erittu
13A) " É difficile voltarsi e guardare la realtà, meglio immergere gli occhi in un sogno" Nicoletta Manconi

20A)"L'apparenza inganna chi non sa guardare oltre" Giuseppe Zola

...

(B)- PER IL PROGETTO "DAFNE"
su TWITTER
hashtag da usare per identificare l'oggetto della "pillola": # Rubens #P_Arte
@beni_culturali
Daniele 13
Abitava in Babilonia un uomo chiamato Ioakìm, il quale aveva sposato una donna chiamata Susanna (…)di rara bellezza e timorata di Dio. (…) Ioakìm era molto ricco e possedeva un giardino vicino a casa ed essendo stimato più di ogni altro i Giudei andavano da lui. In quell'anno erano stati eletti giudici del popolo due anziani (…) Questi frequentavano la casa di Ioakìm e tutti quelli che avevano qualche lite da risolvere si recavano da loro. Quando il popolo, verso il mezzogiorno, se ne andava, Susanna era solita recarsi a passeggiare nel giardino del marito. I due anziani che ogni giorno la vedevano andare a passeggiare, furono presi da un'ardente passione per lei(…)l'uno nascondeva all'altro la sua pena, perché si vergognavano di rivelare la brama che avevano di unirsi a lei. (…) Allora studiarono il momento opportuno di poterla sorprendere sola. Mentre aspettavano l'occasione favorevole, Susanna entrò, come al solito, con due sole ancelle, nel giardino per fare il bagno, poiché faceva caldo. Non c'era nessun altro al di fuori dei due anziani nascosti a spiarla. Susanna disse alle ancelle: «Portatemi l'unguento e i profumi, poi chiudete la porta, perché voglio fare il bagno». (…) Appena partite le ancelle, i due anziani uscirono dal nascondiglio, corsero da lei e le dissero: «Ecco, le porte del giardino sono chiuse, nessuno ci vede e noi bruciamo di passione per te; acconsenti e datti a noi. In caso contrario ti accuseremo; diremo che un giovane era con te e perciò hai fatto uscire le ancelle». Susanna, piangendo, esclamò: «Sono alle strette da ogni parte. Se cedo, è la morte per me; se rifiuto, non potrò scampare dalle vostre mani. Meglio però per me cadere innocente nelle vostre mani che peccare davanti al Signore!». Susanna gridò a gran voce. Anche i due anziani gridarono contro di lei e uno di loro corse alle porte del giardino e le aprì. I servi di casa, all'udire tale rumore in giardino, si precipitarono dalla porta laterale per vedere che cosa stava accadendo. (…) Il giorno dopo, tutto il popolo si adunò nella casa di Ioakìm, suo marito e andarono là anche i due anziani pieni di perverse intenzioni per condannare a morte Susanna. Rivolti al popolo dissero: «Si faccia venire Susanna figlia di Chelkìa, moglie di Ioakìm. (…) Susanna era assai delicata d'aspetto e molto bella di forme; aveva il velo e quei perversi ordinarono che le fosse tolto per godere almeno così della sua bellezza.(…) Gli anziani dissero: «Mentre noi stavamo passeggiando soli nel giardino, è venuta con due ancelle, ha chiuse le porte del giardino e poi ha licenziato le ancelle. Quindi è entrato da lei un giovane che era nascosto, e si è unito a lei. Noi che eravamo in un angolo del giardino, vedendo una tale nefandezza, ci siamo precipitati su di loro e li abbiamo sorpresi insieme. Non abbiamo potuto prendere il giovane perché, più forte di noi, ha aperto la porta ed è fuggito. Abbiamo preso lei e le abbiamo domandato chi era quel giovane, ma lei non ce l'ha voluto dire. Di questo noi siamo testimoni». La moltitudine prestò loro fede poiché erano anziani e giudici del popolo e la condannò a morte. Allora Susanna ad alta voce esclamò: «Dio eterno, che conosci i segreti, che conosci le cose prima che accadano, tu lo sai che hanno deposto il falso contro di me! Io muoio innocente di quanto essi iniquamente hanno tramato contro di me». E il Signore ascoltò la sua voce.
Mentre Susanna era condotta a morte, il Signore suscitò il santo spirito di un giovanetto, chiamato Daniele (…) e disse: «Siete così stolti, Israeliti? Avete condannato a morte una figlia d'Israele senza indagare la verità! Tornate al tribunale, perché costoro hanno deposto il falso contro di lei». Il popolo tornò subito indietro e gli anziani dissero a Daniele: «Vieni, siedi in mezzo a noi e facci da maestro, poiché Dio ti ha dato il dono dell'anzianità». Daniele esclamò: «Separateli bene l'uno dall'altro e io li giudicherò». Separati che furono, Daniele disse al primo: «O invecchiato nel male! Ecco, i tuoi peccati commessi in passato vengono alla luce, quando davi sentenze ingiuste opprimendo gli innocenti e assolvendo i malvagi, mentre il Signore ha detto: Non ucciderai il giusto e l'innocente. Ora dunque, se tu hai visto costei, di': sotto quale albero tu li hai visti stare insieme?». Rispose: «Sotto un lentisco». Disse Daniele: «In verità, la tua menzogna ricadrà sulla tua testa. Già l'angelo di Dio ha ricevuto da Dio la sentenza e ti spaccherà in due». Allontanato questo, fece venire l'altro e gli disse: «Razza di Canaan e non di Giuda, la bellezza ti ha sedotto, la passione ti ha pervertito il cuore! Così facevate con le donne d'Israele ed esse per paura si univano a voi. Ma una figlia di Giuda non ha potuto sopportare la vostra iniquità. Dimmi dunque, sotto quale albero li hai trovati insieme?». Rispose: «Sotto un leccio». Disse Daniele: «In verità anche la tua menzogna ti ricadrà sulla testa. Ecco l'angelo di Dio ti aspetta con la spada in mano per spaccarti in due e così farti morire». Allora tutta l'assemblea diede in grida di gioia e benedisse Dio che salva coloro che sperano in lui. Poi insorgendo contro i due anziani, ai quali Daniele aveva fatto confessare con la loro bocca di aver deposto il falso, fece loro subire la medesima pena alla quale volevano assoggettare il prossimo e applicando la legge di Mosè li fece morire. In quel giorno fu salvato il sangue innocente. Chelkìa e sua moglie resero grazie a Dio per la figlia Susanna insieme con il marito Ioakìm e tutti i suoi parenti, per non aver trovato in lei nulla di men che onesto. Da quel giorno in poi Daniele divenne grande di fronte al popolo.

5D
1B)"È questo quello che mi attende? Io, Donna, cacciata come un animale?" Simona Albasini
2B)
3B)
4B)"Se il silenzio ti rende complice e schiava, la verità ti rende libera e pura." Greta Cugusi
5B)
6B)
7B) " Spogliata della sua dignità, invoca il perdono per una colpa mai commessa" Alessandro Liori
8B) "Guarda in faccia il vizio e ostenta la virtù: sei salva!"
     "Solo la pura verità sconfigge la sporca menzogna." Michela Lunesu
9B)
10B)"La verità nuda le veste gli occhi di dignità: guarda Signore di cosa è capace chi tu hai creato"
 Simona Medde
11
12 "E quale colpa ho, per l'esser mio bella?" Minzoni Valeria
13B) "Nella luce bellezza e onestà, nell'ombra vizio e peccato" Gianfranco Moledda
14
15B) "...Dopo il grave momento, avvolta di luce, arriva al trionfo." Rita Porqueddu
16B)"Corpo mortificato, occhi puri e irrequieti, si chiede quale sia la sua colpa: la natura di Donna" Puddu
17B) "La purezza d'animo è luce che rivela, mentre l'atto perverso ha tinte fosche" CeciliaSanna
18B) "L’animo dignitoso risplende nudo alla luce della verità salvo dalla perversione e dal terrore."
"Intensa luce portatrice della verità trionfante: il tuo dignitoso e incantevole animo è salvo!" Ileana Sulas

5F
1B)
2B)
3B)
7B)  "La purezza della verità in corpo di donna" Marilena Erittu
13A) "Si spegne la gioia dei sui occhi e cala il buio tra gli uomini" Manconi
13A) " Non ha niente da nascondere chi ha pulita la coscienza " Manconi
20A)'Un'ingiustizia racchiusa in un silenzio che la condanna per la sua bellezza" Giuseppe Zola
...

(A) BOTTICELLI, "NASCITA DI VENERE", 1485 ca, FIRENZE, GALLERIA DEGLI UFFIZI. (B) RUBENS, "SUSANNA E I VECCHIONI", 1608, ROMA, GALLERIA BORGHESE. (CLASSI QUARTE)

(A)
su TWITTER
hashtag da usare per identificare l'oggetto della "pillola": # Botticelli #P_Arte
@UffiziGalleries

4C
1A) "La perla che tutte le conchiglie desiderano" Bande
2A)"L'innaturale curvatura di una splendida natura" Campus
3A)
6A) "La nascita in un soffio" Guiso
7A) "Dolci sospiri e petali profumati avvolgono la delicata bellezza" Loddo
8A) "Spinta dal vento adulatore, d'ogni preconcetto svestita, naufragar l'è dolce in questo mare." (Mereu)
10A) "Pare dire 'ammiratemi', svestita di vanità" Mura
11A) "Ferma, incatenata nell'immensa bellezza, scruta ciò che la circonda" Pala
12A) "Può un manto pur regale coprire la nascita del Bello dal mare?" (L.Pelliccioni) 
...


4D
1A)"Il vento la incita ad affrontare il mondo, la natura fa sfoggio delle sue imperfezioni" Bassano
2A) "Atto a coprire ciò che la natura scopre" (Contena)
3A) "Coperta di così tanta bellezza, forse un po' scoperta." (Farina)
4A)"Casta e rispettosa nella sua anima, ma spudorata nella sua infinita bellezza" Farris
5A)"Nascita della dea del sentimento più profondo da uno scenario piatto e quasi apatico" Floris
7A) ''La bellezza nasce dall'imperfezione''

8A)"Come petali nel vento, si lascia trasportare, con quella chioma che rischiarisce ogni cuore" Manca
9A) "Come il fusto di una giovane pianta accarezzato dal vento della passione" (Mele)

10A)"Semplicità nata dalla perfezione" Moncelsi
11A) " Da sempre la bellezza non è seni grossi e sottili fianchi " ( Mula)
12A) "O dolce Venere, che le rose ti adornan, leggiadra e graziosa, di Botticelli sei la più preziosa." (Pala)
13A) "Come contenersi dinanzi a cotanta bellezza, se neanche il mare stesso vi riesce?" (Pinna)
14A) " La ammirano tutti, poco prima di vestirsi, per sentirsi ammaliati ancora un po' " ( Piras)
15A)  "Naufragata all'inferno, che 'n mille dolci nodi gli avolgea." (Pittalis)
16A)  "Bellezza naturale proporzionata al suo corpo sgraziato" (Ruiu)
17A) " La bellezza sta negli occhi di chi guarda. " (Selis)
18A) "Una perla bianca in un mondo di perle nere" (Urru)
... 

4E
1A)
2A)



3A)"Sempilce bellezza di una donna celestiale"Congiargiu
4A)
5A) "L'Amore nasce semplice e puro come perla rara " Deserra

6A)
7A)

8A) "la dolcezza della curva nel curvo covo" Lai
9A)
10A)
11A)
12A)"Onde in tempesta si infrangono nel bianco scoglio". Mereu
13A)
14A)
15A) "Animo puro racchiuso in un'infinita bellezza". Serra

16A)
17A)
18A)"Si schiude la conchiglia al risalire in superficie. La bellissima perla è ora un'anima libera". Todde










(B)- PER IL PROGETTO "DAFNE"
su TWITTER

hashtag da usare per identificare l'oggetto della "pillola": # Rubens #P_Arte

@beni_culturali
Daniele 13
Abitava in Babilonia un uomo chiamato Ioakìm, il quale aveva sposato una donna chiamata Susanna (…)di rara bellezza e timorata di Dio. (…) Ioakìm era molto ricco e possedeva un giardino vicino a casa ed essendo stimato più di ogni altro i Giudei andavano da lui. In quell'anno erano stati eletti giudici del popolo due anziani (…) Questi frequentavano la casa di Ioakìm e tutti quelli che avevano qualche lite da risolvere si recavano da loro. Quando il popolo, verso il mezzogiorno, se ne 
andava, Susanna era solita recarsi a passeggiare nel giardino del marito. I due anziani che ogni giorno la vedevano andare a passeggiare, furono presi da un'ardente passione per lei(…)l'uno nascondeva all'altro la sua pena, perché si vergognavano di rivelare la brama che avevano di unirsi a lei. (…) Allora studiarono il momento opportuno di poterla sorprendere sola.  Mentre aspettavano l'occasione favorevole, Susanna entrò, come al solito, con due sole ancelle, nel giardino per fare il  bagno, poiché faceva caldo. Non c'era nessun altro al di fuori dei due anziani nascosti a spiarla. Susanna disse alle ancelle: «Portatemi l'unguento e i profumi, poi chiudete la porta, perché voglio fare il bagno». (…)  Appena partite le ancelle, i due anziani uscirono dal nascondiglio, corsero da lei e le dissero: «Ecco, le porte del giardino sono chiuse, nessuno ci vede e noi bruciamo di passione per te; acconsenti e datti a noi. In caso contrario ti accuseremo; diremo che un giovane era con te e perciò hai fatto uscire le ancelle». Susanna, piangendo, esclamò: «Sono alle strette da ogni parte. Se cedo, è la morte per me; se rifiuto, non potrò scampare dalle vostre mani. Meglio però per me cadere innocente nelle vostre mani che peccare davanti al Signore!». Susanna gridò a gran voce. Anche i due anziani gridarono contro di lei e uno di loro corse alle porte del giardino e le aprì. I servi di casa, all'udire tale rumore in giardino, si precipitarono dalla porta laterale per vedere che cosa stava accadendo. (…) Il giorno dopo, tutto il popolo si adunò nella casa di Ioakìm, suo marito e andarono là anche i due anziani pieni di perverse intenzioni per condannare a morte Susanna. Rivolti al popolo dissero: «Si faccia venire Susanna figlia di Chelkìa, moglie di Ioakìm. (…) Susanna era assai delicata d'aspetto e molto bella di forme; aveva il velo e quei perversi ordinarono che le fosse tolto per godere almeno così della sua bellezza.(…) Gli anziani dissero: «Mentre noi stavamo passeggiando soli nel giardino, è venuta con due ancelle, ha chiuse le porte del giardino e poi ha licenziato le ancelle. Quindi è entrato da lei un giovane che era nascosto, e si è unito a lei. Noi che eravamo in un angolo del giardino,  vedendo una tale nefandezza, ci siamo precipitati su di loro e li abbiamo sorpresi insieme. Non abbiamo potuto prendere il giovane perché, più forte di noi, ha aperto la porta ed è fuggito. Abbiamo preso lei e le abbiamo domandato chi era quel giovane, ma lei non ce l'ha voluto dire. Di questo noi siamo testimoni». La moltitudine prestò loro fede poiché erano anziani e giudici del popolo e la condannò a morte. Allora Susanna ad alta voce esclamò: «Dio eterno, che conosci i segreti, che  
conosci le cose prima che accadano, tu lo sai che hanno deposto il falso contro di me! Io muoio innocente di quanto essi iniquamente hanno tramato contro di me». E il Signore ascoltò la sua voce.

Mentre Susanna era condotta a morte, il Signore suscitò il santo spirito di un giovanetto, chiamato Daniele (…) e disse: «Siete così stolti, Israeliti? Avete condannato a morte una figlia d'Israele senza indagare la verità! Tornate al tribunale, perché costoro hanno deposto il falso contro di lei». Il popolo tornò subito indietro e gli anziani dissero a Daniele: «Vieni, siedi in mezzo a noi e facci da maestro, poiché Dio ti ha dato il dono dell'anzianità». Daniele esclamò: «Separateli bene l'uno dall'altro e io li giudicherò». Separati che furono, Daniele disse al primo: «O invecchiato nel male! Ecco, i tuoi peccati commessi in passato vengono alla luce, quando davi sentenze ingiuste opprimendo gli innocenti e assolvendo i malvagi, 
mentre il Signore ha detto: Non ucciderai il giusto e l'innocente. Ora dunque, se tu hai visto costei, di': sotto quale albero tu li hai visti stare insieme?». Rispose: «Sotto un lentisco». Disse Daniele: «In verità, la tua menzogna ricadrà sulla tua testa. Già l'angelo di Dio ha ricevuto da Dio la sentenza e ti spaccherà in due». Allontanato questo, fece venire l'altro e gli disse: «Razza di Canaan e non di Giuda, la bellezza ti ha sedotto, la passione ti ha pervertito il cuore! Così facevate con le donne d'Israele ed esse per paura si univano a voi. Ma una figlia di Giuda non ha potuto sopportare la vostra iniquità. Dimmi dunque, sotto quale albero li hai trovati insieme?». Rispose: «Sotto un leccio». Disse Daniele: «In verità anche la tua menzogna ti ricadrà sulla testa. Ecco l'angelo di Dio ti aspetta con la spada in mano per spaccarti in due e così farti morire». Allora tutta l'assemblea diede in grida di gioia e benedisse Dio che salva coloro che sperano in lui. Poi insorgendo contro i due anziani, ai quali Daniele aveva fatto confessare con la loro bocca di aver deposto il falso, fece loro subire la medesima pena alla quale volevano assoggettare il prossimo e applicando la legge di Mosè li fece morire. In quel giorno fu salvato il sangue innocente. Chelkìa e sua moglie resero grazie a Dio per la figlia Susanna insieme con il marito Ioakìm e tutti i suoi parenti, per non aver trovato in lei nulla di men che onesto. Da quel giorno in poi Daniele divenne grande di fronte al popolo.

4C
1B) "Le urla innocenti sono ascoltate" Bande
2B) "La vera nudità è quella interna" Campus
3B)
6B) "Violenza, vergogna, rabbia" Guiso
7B) "Soffocata dalle menzogne umane, liberata dalla verità divina" Loddo
8B) "Pandora, Cassandra ed infine Susanna, quando mai una donna sfuggirà alla condanna?" (Mereu)
10B) "Lei, luce nel buio, l'innocenza che trionfa" Mura
11B) "Ti comandano di tacere, o donna, invece urla, dimenati per la tua libertà" Pala
12B) "Delle forme generose la luce, il resto è oscurità, lentisco o leccio?" (L.Pelliccioni)
...


4D
1B)"Guardava verso Dio, poichè non avrebbe potuto vedere alcuna faccia d'uomo" Bassano
2B) "Lo sguardo di chi vuole lottare" (Contena)
3B) "Cruda verità, svestita di ogni male, sottomessa all' (im)potenza." (Farina)
4B)"Il corpo tace, ove l'anima strepita" Farris
5B)"Guardate quell'indicibile paura dell'iniquità, che trova conforto solo in dio ormai" Floris
7B) ''Spogliata della veste, spogliata della dignità. Come colpa, la sua bellezza.'' Loddo
8B)"Nel buio dalla selva, i due animali attaccarono, un urlo si sentì ma a vincere fu la povera preda" Manca
9B) "La ricerca di un dio nel buio più fitto di uno sguardo malevolo" (Mele) 10B)"L'ingiustizia subita svela la verità nascosta dietro un dito" Moncelsi
11B) "Urla, non temere, spezza quel dito e fatti valere" (Mula)
14B) " Perversione, ricatto, la dignità mi ha salvato "
15B) "Copriti immediatamente, te la vai proprio a cercare!" Pittalis
16B) "Sguardo di paura e speranza di salvezza" (Ruiu)
17B) "Scoperto il corpo, coperta la verità." (Selis)
18B) "Silenzio! Nascondi la tua bellezza da chi la trova un semplice oggetto di lucro" (Urru)


4E
1B)
2B)
3B)"Innocente bellezza spera solo nella misericordia di Dio"Congiargiu
4B)
5B) "La giovane timorata guarda al cielo alla ricerca di speranza" Deserra
6B)
7B)
8B)"la luce lava ciò che il buio sporca" Lai 
9B)"Splende una nuova luce in fondo al tunnel del silenzio: è la forza della parola". Manca F.
10B)
11B)
12B)"Non tremare anima dolce, presto sarà tutto finito". Mereu
13B)
14B)
15B) "Buio silenzio sconfitto dalla luminosa verità". Serra
16B)
17B)
18B)"Nella silenziosa staticità del tempo, grida l'anima tua tramite gli occhi vitrei". Todde

(A) CIMABUE, "MAESTA'" (MADONNA DI SANTA TRINITA), 1292 ca, FIRENZE, GALLERIA DEGLI UFFIZI. (B) RUBENS, "SUSANNA E I VECCHIONI", 1608, ROMA, GALLERIA BORGHESE. (CLASSE 3B)

(A)
su TWITTER
hashtag da usare per identificare l'oggetto della "pillola": # Cimabue #P_Arte
@UffiziGalleries

1) La regina della pace mostra la via della vita e della verità. (Caggiari)
2)
3) Il bagliore sul viso di una madre angelica (Congiu)
4) Cuore rasserenante di una madre divina (Denti)
5)
6) Il divino nella quotidianità di una madre (Gostinicchi)
7) Gigantessa assisa in trono, mostra al mondo il suo bambino. (Mulas)
8) Madre una profonda dimora d'amore (Noli)
9) Una cornice angelica che accarezza lo spettacolo divino indicandone la profondità. (Pinna)
10) Troneggia maestosa al centro della scena, e con lei il figlio (Pirisi)
11) Mondo stretto intorno all'Amore (Riccardo)
12)
13)
14)


(B)- PER IL PROGETTO "DAFNE"
su TWITTER
hashtag da usare per identificare l'oggetto della "pillola": # Rubens #P_Arte
@beni_culturali
Daniele 13
Abitava in Babilonia un uomo chiamato Ioakìm, il quale aveva sposato una donna chiamata Susanna (…)di rara bellezza e timorata di Dio. (…) Ioakìm era molto ricco e possedeva un giardino vicino a casa ed essendo stimato più di ogni altro i Giudei andavano da lui. In quell'anno erano stati eletti giudici del popolo due anziani (…) Questi frequentavano la casa di Ioakìm e tutti quelli che avevano qualche lite da risolvere si recavano da loro. Quando il popolo, verso il mezzogiorno, se ne andava, Susanna era solita recarsi a passeggiare nel giardino del marito. I due anziani che ogni giorno la vedevano andare a passeggiare, furono presi da un'ardente passione per lei(…)l'uno nascondeva all'altro la sua pena, perché si vergognavano di rivelare la brama che avevano di unirsi a lei. (…) Allora studiarono il momento opportuno di poterla sorprendere sola. Mentre aspettavano l'occasione favorevole, Susanna entrò, come al solito, con due sole ancelle, nel giardino per fare il bagno, poiché faceva caldo. Non c'era nessun altro al di fuori dei due anziani nascosti a spiarla. Susanna disse alle ancelle: «Portatemi l'unguento e i profumi, poi chiudete la porta, perché voglio fare il bagno». (…) Appena partite le ancelle, i due anziani uscirono dal nascondiglio, corsero da lei e le dissero: «Ecco, le porte del giardino sono chiuse, nessuno ci vede e noi bruciamo di passione per te; acconsenti e datti a noi. In caso contrario ti accuseremo; diremo che un giovane era con te e perciò hai fatto uscire le ancelle». Susanna, piangendo, esclamò: «Sono alle strette da ogni parte. Se cedo, è la morte per me; se rifiuto, non potrò scampare dalle vostre mani. Meglio però per me cadere innocente nelle vostre mani che peccare davanti al Signore!». Susanna gridò a gran voce. Anche i due anziani gridarono contro di lei e uno di loro corse alle porte del giardino e le aprì. I servi di casa, all'udire tale rumore in giardino, si precipitarono dalla porta laterale per vedere che cosa stava accadendo. (…) Il giorno dopo, tutto il popolo si adunò nella casa di Ioakìm, suo marito e andarono là anche i due anziani pieni di perverse intenzioni per condannare a morte Susanna. Rivolti al popolo dissero: «Si faccia venire Susanna figlia di Chelkìa, moglie di Ioakìm. (…) Susanna era assai delicata d'aspetto e molto bella di forme; aveva il velo e quei perversi ordinarono che le fosse tolto per godere almeno così della sua bellezza.(…) Gli anziani dissero: «Mentre noi stavamo passeggiando soli nel giardino, è venuta con due ancelle, ha chiuse le porte del giardino e poi ha licenziato le ancelle. Quindi è entrato da lei un giovane che era nascosto, e si è unito a lei. Noi che eravamo in un angolo del giardino, vedendo una tale nefandezza, ci siamo precipitati su di loro e li abbiamo sorpresi insieme. Non abbiamo potuto prendere il giovane perché, più forte di noi, ha aperto la porta ed è fuggito. Abbiamo preso lei e le abbiamo domandato chi era quel giovane, ma lei non ce l'ha voluto dire. Di questo noi siamo testimoni». La moltitudine prestò loro fede poiché erano anziani e giudici del popolo e la condannò a morte. Allora Susanna ad alta voce esclamò: «Dio eterno, che conosci i segreti, che conosci le cose prima che accadano, tu lo sai che hanno deposto il falso contro di me! Io muoio innocente di quanto essi iniquamente hanno tramato contro di me». E il Signore ascoltò la sua voce.
Mentre Susanna era condotta a morte, il Signore suscitò il santo spirito di un giovanetto, chiamato Daniele (…) e disse: «Siete così stolti, Israeliti? Avete condannato a morte una figlia d'Israele senza indagare la verità! Tornate al tribunale, perché costoro hanno deposto il falso contro di lei». Il popolo tornò subito indietro e gli anziani dissero a Daniele: «Vieni, siedi in mezzo a noi e facci da maestro, poiché Dio ti ha dato il dono dell'anzianità». Daniele esclamò: «Separateli bene l'uno dall'altro e io li giudicherò». Separati che furono, Daniele disse al primo: «O invecchiato nel male! Ecco, i tuoi peccati commessi in passato vengono alla luce, quando davi sentenze ingiuste opprimendo gli innocenti e assolvendo i malvagi, mentre il Signore ha detto: Non ucciderai il giusto e l'innocente. Ora dunque, se tu hai visto costei, di': sotto quale albero tu li hai visti stare insieme?». Rispose: «Sotto un lentisco». Disse Daniele: «In verità, la tua menzogna ricadrà sulla tua testa. Già l'angelo di Dio ha ricevuto da Dio la sentenza e ti spaccherà in due». Allontanato questo, fece venire l'altro e gli disse: «Razza di Canaan e non di Giuda, la bellezza ti ha sedotto, la passione ti ha pervertito il cuore! Così facevate con le donne d'Israele ed esse per paura si univano a voi. Ma una figlia di Giuda non ha potuto sopportare la vostra iniquità. Dimmi dunque, sotto quale albero li hai trovati insieme?». Rispose: «Sotto un leccio». Disse Daniele: «In verità anche la tua menzogna ti ricadrà sulla testa. Ecco l'angelo di Dio ti aspetta con la spada in mano per spaccarti in due e così farti morire». Allora tutta l'assemblea diede in grida di gioia e benedisse Dio che salva coloro che sperano in lui. Poi insorgendo contro i due anziani, ai quali Daniele aveva fatto confessare con la loro bocca di aver deposto il falso, fece loro subire la medesima pena alla quale volevano assoggettare il prossimo e applicando la legge di Mosè li fece morire. In quel giorno fu salvato il sangue innocente. Chelkìa e sua moglie resero grazie a Dio per la figlia Susanna insieme con il marito Ioakìm e tutti i suoi parenti, per non aver trovato in lei nulla di men che onesto. Da quel giorno in poi Daniele divenne grande di fronte al popolo.

1B)Occhi minacciosi non intaccano la sua ignuda castità.(Caggiari)
2B)
3B)Come un fiore maltrattato dalla pioggia, occhi che rispondono alla violenza   
   Donna vittima di un desiderio accanito e possessivo (Congiu)

4B)Violenza che tesse nero su nero, non innesta un fiore, nessun colore (Denti)
5B)
6B)La luce di Dio che protegge la sua verginità(Gostinicchi)
7B)Abbi fede, Susanna, tutti i nodi vengono al pettine. (Mulas)
8B)Viso cupo e nero, quel buio dove non si innesta nessun fiore
   Gli occhi cupi e affranti di una donna dal cuore debole (Noli)
9B)Lo sguardo rivolto a Dio, evita una vergognosa passione che dipinge tutto di nero. (Pinna)
10B)Indifesa come un uccellino in gabbia, vittima del malefico tranello (Pirisi)
11B)Innocenza chiara minacciata da un oscuro inganno (Riccardo)
12B)
13B)
14B)
15B)
16B)

giovedì 19 gennaio 2017

PILLOLE D'ORO (19-21/01/2017)


POLICLETO, "DORIFORO", ca 445 a.C., copia romana in marmo da originale in bronzo, Napoli, Museo Archeologico Nazionale.

 

- "Che scultore incapace, è venuta mossa!" - Sergio Mele, 4D - Liceo Classico Asproni - Nuoro
"Note acute e note basse si alternano nella perfetta armonia dell'arteNicoletta Manconi, 5F - Liceo Classico Asproni - Nuoro
"L'Uomo ideale, perfetto ... che sfugge ad ogni donna!" Michela Lunesu, 5D - Liceo Classico Asproni - Nuoro






- "Dal buio degli alberi alla luce del cielo come dall'inverno alla primavera." Francesca Pinna, 3B - Liceo Classico Asproni - Nuoro
- "Sboccia un'idea nella materia, non ha né massa né volume ma profuma di filosofia." - Nicoletta Manconi, 5F - Liceo Classico Asproni - Nuoro
"La prima-vera (è) donna.Michela Lunesu - 5D - Liceo Classico Asproni - Nuoro

(A) - POLICLETO, "DORIFORO", ca 445 a.C., copia romana in marmo da originale in bronzo, Napoli, Museo Archeologico Nazionale. (B) - BOTTICELLI, "LA PRIMAVERA", ca 1478, Firenze, Uffizi - dettaglio. (CLASSI QUINTE

(A)
su TWITTER
hashtag da usare per identificare l'oggetto della "pillola":  #Policleto #P_Arte
POLICLETO DI ARGO, attivo nella seconda metà del V secolo, fissa un canone proporzionale, cioè il principio strutturale della figurazione statuaria; e lo fissa in una statua di atleta, il Doriforo. "Il delicato gioco di flessioni, che si era iniziato con l'Efebo di Kritios rompendo la rigida frontalità arcaica, si arricchisce nel Doriforo e nelle altre statue policletee in una sciolta e armonica articolazione ritmica, con chiastiche rispondenze nelle membra, con una sequenza di arsi e di tesi che i retori greci paragoneranno alla struttura di un periodo armonicamente costruito con quattro frasi giustapposte (koàla), cioè tetråakolos, chiamando cioè tetràgona, e i latini quadrata, i signa di Policleto.Una gamba si flette e arretra, la spalla opposta si abbassa, alla gamba piegata corrisponde il braccio flesso, alla portante quello abbassato, la testa si gira reclinata. Allo studio ritmico si univa quello delle proporzioni regolate su una misura-base che ne costituiva il cànone, fissato dall'artista in un trattato. Si codificava così, nel tempo stesso in cui il sofista Protagora proclamava nel suo trattato Della verità essere l'uomo la misura di tutte le cose, quel processo che fin dall'arcaismo aveva ricercato nell'immagine umana un'armonia universale" (G. Becatti). Come principio strutturale il canone non ostacola l'invenzione artistica: ciò che viene dato a priori dal canone è soltanto il valore-base del rapporto tra una forma universale e lo spazio universale. Lo stesso Policleto ha applicato il canone quadrato in opere tra loro molto diverse, come il Doriforo, il Diadumeno, l'Amazzone: per dire soltanto delle più note attraverso le copie romane. In pratica il canone policleteo risolve anche il problema della rappresentazione del movimento in una forma necessariamente statica e, più precisamente, della temporalità del movimento in una forma che abbia, con la qualità del bello, quella dell'eterno. Di solito le figure stanti policletee si presentano, rispetto all'asse mediano, con un lato portante, a piombo, e con l'altro animato da un accenno di moto: la statua è la sintesi, la soluzione in un'unica immagine, di questi due modi di essere-nello-spazio. Con termini moderni potremmo dire che l'immagine policletea riunisce i due valori dello essere e dell'esistere: dell'essere in uno spazio e in un tempo assoluti e dell'esistere in uno spazio e in un tempo reali. Così Policleto fissa un nuovo valore concettuale della statua: non come simulacro immoto né come veristica rappresentazione di un corpo in movimento, cioè non come immagine dell'eterno né come copia del contingente, ma come immagine della vita, intesa come realtà assoluta che s'invera e rivela nel fluire del tempo e negli atti degli uomini.
G.C.Argan

5D
1A)
2A)
3A)
4A) "Il primo marmo vivente, il primo uomo marmoreo." Cugusi
5A) "Neanche Medusa l'avrebbe pietrificato meglio, equilibrato, disgustato, congelato nella posa" Luca Ladu
6A)"Espressione della forza nella statica dinamicità del marmo" Antonio Ledda
7A) " Scolpite sul marmo, giacciono eterne le membra della specie umana." Alessandro Liori
8A) "L'Uomo ideale, perfetto ... che sfugge ad ogni donna!" Michela Lunesu
9A)
10A)"La lotta tra opposti che risveglia la natura, rompe l'equilibrio, smuove le ossa" Simona Medde
11A)
12A)"Immobile nel tempo, sta là a fissare l'eterno." Minzoni Valeria
13A)"Con una regola distrusse tutte le regole, alla pietra diede la vita." Gianfranco Moledda
14A)
15A)  "Dal bronzo nudo, scatta con forza il respiro della vita." Rita Porqueddu
16A)"Il ritmo serrato flesso-piegato libera l'essenza della Vita: l'Uomo, un Tempo, uno Spazio" Puddu
17A)    "ECCE HOMO"   Cecilia Sanna
18A)"Un chiasmo perfetto scolpito nella nuova regola d’arte ristabilisce l’equilibrio ideale". Ileana Sulas



5F
1A)
2A)
3A) "Ritmo, equilibrio, armonia...scultore o musicista?" Maria Bollas
4A)"Virilità ed eleganza si fondono nel Classicismo dell' armonia delle forme"Roberta Cao
5A) "Candido marmo immortala la perfezione del corpo" Martina Carta Brocca
8A) "Stante prestanza dalla mascolina forma emersa dal marmo"Antonella Fadda
9A) "Bramando l'eterno, la Regola si fece uomo" Alessia Gungui
11A) "La mano di Dio che plasma la perfezione dell'uomo nascente" Ilaria Ladu
12A) "La perfezione dell'uomo scolpito nel marmo" Benedetta Liori
12A)"Equilibrio e dinamicità racchiusi in un immobile marmo" Roberta Maccioni  
13A)"note acute e note basse si alternano nella perfetta armonia dell'arte"Manconi
15A) "Il bianco risplende e la perfezione si fa uomo" Eleonora Mureddu
(B)
su TWITTER
hashtag da usare per identificare l'oggetto della "pillola":  #Botticelli #P_Arte
"I significati allegorici della Primavera (1478 c.) sono vari e complessi; ma (e in questo il neoplatonismo botticelliano ritrova un pensiero di Dante) il messaggio dell'opera sarà ricevuto a diversi livelli. Il significato concettuale (in questo caso dettato dal Poliziano: la Venus-Humanitas -  https://it.wikipedia.org/wiki/Humanitas) sarà chiaro soltanto ai filosofi, anzi agli iniziati; ma tutti potranno coglierlo nell'amenità del boschetto e del prato fiorito, nel ritmo delle figure, nell'attraente bellezza dei corpi e dei volti, nel fluire delle linee, nei delicati accordi dei colori. Se il valore dei segni non è più di inquadrare e spiegare la realtà, ma, all'opposto, di superarla, cadono tutti i fattori di conoscenza positiva che si erano accumulati nella pittura fiorentina della prima metà del secolo, culminando nella grandiosa costruzione teorica di Piero: cade la prospettiva come struttura dello spazio, cade la luce come realtà fisica, cade la ricerca della massa e del volume come concretezza delle cose e dello spazio. Nulla di meno prospettico che l'allinearsi dei tronchi paralleli o il ricamo delle foglie sul fondo della Primavera: ma è proprio rispetto a quel fondo senza profondità e alla ribadita cadenza di quelle parallele che prende valore il fluire dei ritmi lineari delle figure, così come i tenui passaggi del colore valgono rispetto al preciso stagliarsi degli scuri degli alberi sul chiarore del cielo."
G.C.Argan

5D
1B)
2B) "Ebbra di vita, di grazia la natura circonda"  Gianluigi  Canu
3B)
4B) "Di fiore in fiore sboccia il rinnovato corso del tempo" Cugusi
6B) " Manifesto della primavera sul volto della purezza" Antonio Ledda
7B) " Leggiadra e mistica giunge la primavera a risvegliare la natura dal lungo letargo" Alessandro Liori
8B) "La prima-vera (è) donna." Michela Lunesu
9B)
10B)"La primaverà che è in te non sfiorirà finché il tuo animo discreto ti colorerà il dolce volto" Simona Medde
12B) "Giunge con dolcezza, delicata nel profumo, leggiadra nel suo moto." Minzoni Valeria
13B)" Un fiore che sboccia tra i fiori accoglie la nascita della nuova stagione." Gianfranco Moledda

15B) "Un dolce sguardo rompe lo spazio: è ora di (ri)svegliarsi!"
"Lieve, danza inebriata dal respiro della primavera." Rita Porqueddu 
16B)"Vestita a festa accoglie la rinnovata poesia, i petali, i colori: Primavera." Enrica Puddu
17B)   "Oh Primavera odorata, tu inspiri e tenti." cit. Leopardi   Cecilia Sanna
18B) "Di così Venerabile fascino, a passo di danza infonde la fresca e ideale sapienza". Ileana Sulas




5F
1B) "La terra gioisce, fiorisce, profuma; accoglie feconda la Primavera" Bassu
2B) "Onde rosse delineano un mare di mistero" Maria Bollas
4B)"La fertilità che assume un aspetto divino senza tempo" Roberta Cao"
5B) "Magica primavera incarnata nell'eleganza della venere" Martina Carta Brocca
9B) "Primavera dintorno/ Brilla nell'aria, e per li campi esulta,/ Sì ch'a mirarla intenerisce il              core" (Leopardi), A.Gungui
11B)"La prospera donna che da vita alla Natura" Ilaria Ladu
12B) "L'eleganza della Donna che risplende nella Natura" Benedetta Liori
12B)"Primavera che sboccia, vita che nasce" Roberta Maccioni
13B)"Sboccia un'idea nella materia,non ha né massa né volume ma profuma di filosofia"Manconi
15B) "Candida bellezza, la Natura si fa donna" Eleonora Mureddu