venerdì 22 maggio 2015

TRA/ME,Donna che fila, Oliena, 1967,






“Con il filo alle moire rubato, silenti mani sono arbitre del proprio destino”



Le donne della tradizione sarda prendono quindi in mano il proprio destino metaforicamente rubando l’arte del filare dalle Moire,figure della mitologia greca detentrici del fato. In tale modo  configurano la potenza della propria vita in atto, attraverso ciò  che l’arte del filare può esprimere, improntando le trame da loro tessute con il sistema di tradizioni e valori con cui sono cresciute.
 Gianluigi Canu, 3D, Liceo classico Giorgio Asproni, 2014/2015


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