“Con il filo alle moire rubato, silenti mani sono arbitre del proprio destino”
Le donne
della tradizione sarda prendono quindi in mano il proprio destino metaforicamente
rubando l’arte del filare dalle Moire,figure della mitologia greca
detentrici del fato. In tale modo
configurano la potenza della propria vita in atto, attraverso ciò che l’arte del filare può esprimere, improntando
le trame da loro tessute con il sistema di tradizioni e valori con cui sono cresciute.
Gianluigi Canu, 3D, Liceo classico Giorgio Asproni, 2014/2015
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