Ma Giove, mutatosi in una pioggia d’oro, giacque con Danae; da quell’amplesso nacque Perseo.
Il padre, a causa dell’atto impudico, la rinchiuse insieme a Perseo in un cofano, che gettò in mare.
Per volere di Giove il cofano fu sospinto fino all’isola di Serifo; quando il pescatore Ditti, che lo trovò e lo forzò, vide la donna con il bambino, li portò dal re Polidette, che sposò Danae e fece allevare Perseo nel tempio di Minerva.
Non appena Acrisio venne a sapere che i due erano alla corte di Polidette, partì per andare a riprenderseli; quando arrivò, Polidette intervenne in loro favore e Perseo giurò al nonno che non l’avrebbe mai ucciso. Acrisio fu poi trattenuto colà da una tempesta e nel frattempo Polidette morì. Vennero indetti dei giochi funebri in suo onore, durante i quali un disco lanciato da Perseo, deviato dal vento, colpì al capo Acrisio, uccidendolo; e così ciò che Perseo non volle fare di sua volontà fu compiuto dagli dei.
Una volta sepolto Polidette, Perseo partì per Argo e prese possesso del regno del nonno."
Gaio Giulio Igino (64 a.C. – 17 d.C.), "Fabulae"
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6) Danae svegliati perchè tanto il destino non si può cambiare. (Gostinicchi)
7) Danae, dorato oggetto, prigioniera e schiava sotto il suo stesso rosso tetto. (Mulas)
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9) Cerca di nascondersi dal rosso destino stabilito dalla dorata volontà. (Pinna)
10) Intrappolata tra le grinfie dorate di un immutabile destino. (Pirisi)
11) Un incubo dorato interrompe il sonno protetto dalle mura. (Riccardo)
12) Donna racchiusa nella sua sorte. (Rubeddu)
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