(A)
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1) La regina della pace mostra la via della vita e della verità. (Caggiari)
2)
3) Il bagliore sul viso di una madre angelica (Congiu)
4) Cuore rasserenante di una madre divina (Denti)
5)
6) Il divino nella quotidianità di una madre (Gostinicchi)
7) Gigantessa assisa in trono, mostra al mondo il suo bambino. (Mulas)
8) Madre una profonda dimora d'amore (Noli)
9) Una cornice angelica che accarezza lo spettacolo divino indicandone la profondità. (Pinna)
10) Troneggia maestosa al centro della scena, e con lei il figlio (Pirisi)
11) Mondo stretto intorno all'Amore (Riccardo)
12)
13)
14)
5)
6) Il divino nella quotidianità di una madre (Gostinicchi)
7) Gigantessa assisa in trono, mostra al mondo il suo bambino. (Mulas)
8) Madre una profonda dimora d'amore (Noli)
9) Una cornice angelica che accarezza lo spettacolo divino indicandone la profondità. (Pinna)
10) Troneggia maestosa al centro della scena, e con lei il figlio (Pirisi)
11) Mondo stretto intorno all'Amore (Riccardo)
12)
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(B)- PER IL PROGETTO "DAFNE"
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Daniele 13
Abitava in Babilonia un uomo chiamato Ioakìm, il quale aveva sposato una
donna chiamata Susanna (…)di rara bellezza e timorata di Dio. (…) Ioakìm era
molto ricco e possedeva un giardino vicino a casa ed essendo stimato più di
ogni altro i Giudei andavano da lui. In quell'anno erano stati eletti giudici
del popolo due anziani (…) Questi frequentavano la casa di Ioakìm e tutti
quelli che avevano qualche lite da risolvere si recavano da loro. Quando il
popolo, verso il mezzogiorno, se ne andava, Susanna era solita recarsi a
passeggiare nel giardino del marito. I due anziani che ogni giorno la vedevano
andare a passeggiare, furono presi da un'ardente passione per lei(…)l'uno
nascondeva all'altro la sua pena, perché si vergognavano di rivelare la brama
che avevano di unirsi a lei. (…) Allora studiarono il momento opportuno di
poterla sorprendere sola. Mentre aspettavano l'occasione favorevole, Susanna
entrò, come al solito, con due sole ancelle, nel giardino per fare il bagno,
poiché faceva caldo. Non c'era nessun altro al di fuori dei due anziani
nascosti a spiarla. Susanna disse alle ancelle: «Portatemi l'unguento e i
profumi, poi chiudete la porta, perché voglio fare il bagno». (…) Appena
partite le ancelle, i due anziani uscirono dal nascondiglio, corsero da lei e
le dissero: «Ecco, le porte del giardino sono chiuse, nessuno ci vede e noi
bruciamo di passione per te; acconsenti e datti a noi. In caso contrario ti
accuseremo; diremo che un giovane era con te e perciò hai fatto uscire le ancelle».
Susanna, piangendo, esclamò: «Sono alle strette da ogni parte. Se cedo, è la
morte per me; se rifiuto, non potrò scampare dalle vostre mani. Meglio però per
me cadere innocente nelle vostre mani che peccare davanti al Signore!». Susanna
gridò a gran voce. Anche i due anziani gridarono contro di lei e uno di loro
corse alle porte del giardino e le aprì. I servi di casa, all'udire tale rumore
in giardino, si precipitarono dalla porta laterale per vedere che cosa stava
accadendo. (…) Il giorno dopo, tutto il popolo si adunò nella casa di Ioakìm,
suo marito e andarono là anche i due anziani pieni di perverse intenzioni per
condannare a morte Susanna. Rivolti al popolo dissero: «Si faccia venire
Susanna figlia di Chelkìa, moglie di Ioakìm. (…) Susanna era assai delicata
d'aspetto e molto bella di forme; aveva il velo e quei perversi ordinarono che
le fosse tolto per godere almeno così della sua bellezza.(…) Gli anziani
dissero: «Mentre noi stavamo passeggiando soli nel giardino, è venuta con due
ancelle, ha chiuse le porte del giardino e poi ha licenziato le ancelle. Quindi
è entrato da lei un giovane che era nascosto, e si è unito a lei. Noi che
eravamo in un angolo del giardino, vedendo una tale nefandezza, ci siamo
precipitati su di loro e li abbiamo sorpresi insieme. Non abbiamo potuto
prendere il giovane perché, più forte di noi, ha aperto la porta ed è fuggito. Abbiamo
preso lei e le abbiamo domandato chi era quel giovane, ma lei non ce l'ha
voluto dire. Di questo noi siamo testimoni». La moltitudine prestò loro fede
poiché erano anziani e giudici del popolo e la condannò a morte. Allora Susanna
ad alta voce esclamò: «Dio eterno, che conosci i segreti, che conosci le cose
prima che accadano, tu lo sai che hanno deposto il falso contro di me! Io muoio
innocente di quanto essi iniquamente hanno tramato contro di me». E il Signore
ascoltò la sua voce.
Mentre Susanna era condotta a morte, il Signore suscitò il santo spirito di
un giovanetto, chiamato Daniele (…) e disse: «Siete così stolti, Israeliti?
Avete condannato a morte una figlia d'Israele senza indagare la verità! Tornate
al tribunale, perché costoro hanno deposto il falso contro di lei». Il popolo
tornò subito indietro e gli anziani dissero a Daniele: «Vieni, siedi in mezzo a
noi e facci da maestro, poiché Dio ti ha dato il dono dell'anzianità». Daniele
esclamò: «Separateli bene l'uno dall'altro e io li giudicherò». Separati che
furono, Daniele disse al primo: «O invecchiato nel male! Ecco, i tuoi peccati
commessi in passato vengono alla luce, quando davi sentenze ingiuste opprimendo
gli innocenti e assolvendo i malvagi, mentre il Signore ha detto: Non ucciderai
il giusto e l'innocente. Ora dunque, se tu hai visto costei, di': sotto quale
albero tu li hai visti stare insieme?». Rispose: «Sotto un lentisco». Disse
Daniele: «In verità, la tua menzogna ricadrà sulla tua testa. Già l'angelo di
Dio ha ricevuto da Dio la sentenza e ti spaccherà in due». Allontanato questo,
fece venire l'altro e gli disse: «Razza di Canaan e non di Giuda, la bellezza
ti ha sedotto, la passione ti ha pervertito il cuore! Così facevate con le
donne d'Israele ed esse per paura si univano a voi. Ma una figlia di Giuda non
ha potuto sopportare la vostra iniquità. Dimmi dunque, sotto quale albero li
hai trovati insieme?». Rispose: «Sotto un leccio». Disse Daniele: «In verità
anche la tua menzogna ti ricadrà sulla testa. Ecco l'angelo di Dio ti aspetta
con la spada in mano per spaccarti in due e così farti morire». Allora tutta
l'assemblea diede in grida di gioia e benedisse Dio che salva coloro che
sperano in lui. Poi insorgendo contro i due anziani, ai quali Daniele aveva
fatto confessare con la loro bocca di aver deposto il falso, fece loro subire
la medesima pena alla quale volevano assoggettare il prossimo e applicando la
legge di Mosè li fece morire. In quel giorno fu salvato il sangue innocente. Chelkìa
e sua moglie resero grazie a Dio per la figlia Susanna insieme con il marito
Ioakìm e tutti i suoi parenti, per non aver trovato in lei nulla di men che
onesto. Da quel giorno in poi Daniele divenne grande di fronte al popolo.
1B)Occhi minacciosi non intaccano la sua ignuda castità.(Caggiari)
2B)
3B)Come un fiore maltrattato dalla pioggia, occhi che rispondono alla violenza
Donna vittima di un desiderio accanito e possessivo (Congiu)
4B)Violenza che tesse nero su nero, non innesta un fiore, nessun colore (Denti)
Donna vittima di un desiderio accanito e possessivo (Congiu)
4B)Violenza che tesse nero su nero, non innesta un fiore, nessun colore (Denti)
5B)
6B)La luce di Dio che protegge la sua verginità(Gostinicchi)
7B)Abbi fede, Susanna, tutti i nodi vengono al pettine. (Mulas)
8B)Viso cupo e nero, quel buio dove non si innesta nessun fiore
Gli occhi cupi e affranti di una donna dal cuore debole (Noli)
9B)Lo sguardo rivolto a Dio, evita una vergognosa passione che dipinge tutto di nero. (Pinna)
10B)Indifesa come un uccellino in gabbia, vittima del malefico tranello (Pirisi)
11B)Innocenza chiara minacciata da un oscuro inganno (Riccardo)
12B)
13B)
14B)
15B)
16B)
6B)La luce di Dio che protegge la sua verginità(Gostinicchi)
7B)Abbi fede, Susanna, tutti i nodi vengono al pettine. (Mulas)
8B)Viso cupo e nero, quel buio dove non si innesta nessun fiore
Gli occhi cupi e affranti di una donna dal cuore debole (Noli)
9B)Lo sguardo rivolto a Dio, evita una vergognosa passione che dipinge tutto di nero. (Pinna)
10B)Indifesa come un uccellino in gabbia, vittima del malefico tranello (Pirisi)
11B)Innocenza chiara minacciata da un oscuro inganno (Riccardo)
12B)
13B)
14B)
15B)
16B)
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