Per Donatello la prospettiva è bensì la dimensione della storia; ma la storia è azione, dramma, intensificazione del movimento delle persone, della luce nello spazio.
Proprio questa perenne drammaticità del mondo - umanità e natura -, questo continuo tendere a effondersi, spaziare, uscir dal limite è il sentimento cristiano e moderno della storia.
G.C.ARGAN, op. cit.
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