"Il delicato gioco di flessioni, che si era iniziato con l'Efebo di
Kritios rompendo la rigida frontalità arcaica, si arricchisce nel
Doriforo e nelle altre statue policletee in una sciolta e armonica
articolazione ritmica, con chiastiche rispondenze nelle membra, con una
sequenza di arsi e di tesi che i retori greci paragoneranno alla
struttura di un periodo armonicamente costruito con quattro frasi
giustapposte (koàla), cioè tetråakolos, chiamando cioè tetràgona, e i
latini quadrata, i signa di Policleto. Una gamba si flette e arretra, la
spalla opposta si abbassa, alla gamba piegata corrisponde il braccio
flesso, alla portante quello abbassato, la testa si gira reclinata. Allo
studio ritmico si univa quello delle proporzioni regolate su una
misura-base che ne costituiva il cànone, fissato dall'artista in un
trattato. Si codificava così, nel tempo stesso in cui il sofista
Protagora proclamava nel suo trattato Della verità essere l'uomo la
misura di tutte le cose, quel processo che fin dall'arcaismo aveva
ricercato nell'immagine umana un'armonia universale"
(G. Becatti, in
"Storia dell'arte italiana" , op.cit.)
arsi, tesi
2) "la perfezione della regola nell'immagine di un semi dio" A.Coi
3) "Corpo sinuoso, che sembra muoversi in modo naturale, morbido." Corrias E.
4)" sinuose forze si abbracciano generando l'uomo; così perfetto che gli dei lo prendono d'esempio." L. Corrias
5)*"Nella pallida pietra ti facesti uomo, in te la perfezione della regola s'incarno'.
*"Senz'anima ti scolpi' a regola d'arte". *"Con la lancia trapassasti i cieli, iracondi gli dei ti privarono del soffio vitale". *Crispu E.
7) "Troppo perfetto per essere uomo" Fele G.
12) "Potenza che tramonta sotto un sole che non c'è"G.Marras
14) "Le proporzioni del divino rivela l'essere umano" A. Mura
16)"Dal ritmo ecco una melodia, da una melodia ecco un'emozione". Piras C.
18) "Idea di mobilità, apparente falsa staticità" E.Puligheddu
19) "Nell'immobilità di una statua , lo slancio di un atleta." P.Ronchegalli
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